<***@mybox.it> ha scritto nel messaggio news:***@w3g2000hsg.googlegroups.com...
Ma scusate, mi state dando addosso per il fatto che non è in casa. Ma
io francamente in vita mia (quasi 30 anni) raramente ho visto cani in
casa e il 90% erano di piccola taglia. Voi avete mai visto un Alano in
casa ?? io no... qui tutti dicono che i cani (tutte le razze) devono
stare in casa, sarà pure così ma mi chiedo a che servono le cucce
allora ad esempio
*Se è per questo vendono anche le sigarette, i girelli per far camminare i
bambini, la coca cola, la carta moschicida, il ciuccio per neonati, le
scarpe coi tacchi, gli omogeneizzati, i calzini corti e i nani da giardino.
Non tutto quello che vendono è consigliabile. E' vero che lo vendono perché
qualcuno lo trova utile o piacevole.
E anche in campo cinofilo ci sono persone che trovano utili, comode o
piacevoli cose che non sono il meglio... o che le utilizzano nel modo
errato.
Il concetto di cane come "compagno di vita" è relativamente giovane. Per
anni i cani sono stati tenuti perché ritenuti "utili" per diverse attività o
sport. E nella mentalità di chi vive il cane come ausiliare spesso poco
conta se il cane è felice o meno o se è più o meno maltrattato. Non che lo
si maltratti apposta, ma al primo posto viene l'utilità. L'importante è che
renda. E così ci sono stati cani che se la sono spassata a cacciare nocivi
liberi nei cortili delle case di campagna, ce ne sono stati altri che hanno
alternato momenti di estrema felicità a caccia per i boschi a momenti di
estrema noia e ristrettezza in angusti recinti poco riparati, e altri ancora
più sfortunati che rappresentavano un utilità dovuta a una situazione
completamente innaturale, come l'isolamento completo e la mancanza di
socializzazione che rende "pazzi" e pericolosi. Molti cani tenuti a guardia
di edifici e proprietà dei quali si è soliti dire che non conoscono la
paura, in realtà sono tali perché attaccano "per paura" qualsiasi estraneo
(e per loro lo sono tutti, dal momento che sono socializzati solo con una
persona che dà loro da mangiare) come ratti in un angolo. Per anni questi
cani sono stati utilissimi... e utile la cuccia da esterno, perché un cane
più sano è più utile che non uno morto dal freddo. Utile per l'uomo, non per
il cane. Se i cani avessero potuto scegliere non avrebbero voluto vivere in
quel modo.
Allo stesso modo, oggi, se i cani potessero scegliere, molti di loro non
vivrebbero nel modo in cui i padroni li fanno vivere. Nemmeno molti di
quelli che vivono in casa eh... Non sono un fanatico e fautore delle
crociate per il cane in casa a tutti i costi, come a volte capita. Come se
bastasse tenere il cane in casa per assicurargli benessere. Molti cani in
realtà preferirebbero vivere sotto i ponti. Ma con noi. O con altri cani.
Anzi.... diciamo che da cuccioli i cani sono progettati per vivere con altri
cani. Se potessero scegliere vivrebbero con altri cani, tant'è che la
maggior parte dei cani che ci sono in giro è naturalmente orientata e
attirata dagli altri cani. Anche se spesso solo per misurarsi con loro....
ma il loro interesse sono i conspecifici. Siccome molti cani non hanno la
possibilità di vivere con altri cani, si adattano a vivere con l'uomo...
anche perché essendo nati a stretto contatto con l'uomo imparano fin da
subito che le due specie convivono. E a volte in casi estremi arrivano a
preferire l'uomo e a disinteressarsi dei cani... ciò che invece non si
modifica è la necessità di vivere in branco e la propensione a stare nel
branco. Che è più spiccata in certi cani selezionati lavorare in branco,
come il beagle, per l'appunto. Un cane lasciato in giardino è un cane che si
sente escluso dal branco. Si comporta come un lupo reietto (allontanato dal
branco per motivi di conflitti gerarchici) e spesso sviluppa comportamenti
sgradevoli dovuti allo stress, come scavare, abbaiare troppo, mordere....
comportamenti diffusissimi e che molti considerano normali così come molti
considerano normale che un bambino faccia i capricci.
Il problema non è il giardino di per sè, ne la temperatura né la vita
all'aperto, ma la necessità di garantire una vita gradevole... e per la
natura del cane, in solitudine non può esserlo.
Quindi...o non hai niente da fare e stai tutto il giorno in giardino a
curare i fiori. E può essere. O hai una famiglia numerosa, con figli che
passano il pomeriggio in quartiere in giro col cane, nonno che passa più
tempo nell'orto che in casa e cose simili... capita. Però se la tua, come
spesso si vede, è una famiglia in cui tutti lavorano, e rientrano per i
pasti, è crudele lasciare un cane in fuori mentre voi vi riunite in casa.
Soprattutto se il cane ha avuto modo di essere accolto in casa i primi
tempi. Piuttosto è meglio che stia fuori da subito. Piuttosto fategli un
recinto coperto lo mettete lì e si rassegna. Non sarà certo l'unico. E se
volete fargli un regalo prendetegli un compagno canino. Compatibile per
taglie ed età. In questo modo potrà cresere equilibrato. E felice. Felice in
un branco di cui voi non fate parte. Sarete i simpatici vicini che portano
la pappa, ma almeno non soffrirà più di tanto.... dipende da quanto è grande
la galera.
Io non sono un fanatico del "cane in casa a tutti i costi". Tant'è che sono
molto critico anche per quanto riguarda il problema opposto. Quelli che tu
dici di non conoscere, ma ce ne sono tanti, che si prendono volutamente tre
pastori della beauce in 60 metri quadri.... ma pensi che il problema sia la
taglia? Anche per un beagle in realtà vivere in casa non è sufficiente. E il
mondo è pieno di beagle che vivono in casa con padroni convintissimi che il
cane sia superfelice. A quelli che dicono: "ho anche il giardino, ma prova a
lasciare aperta la porta e guarda dove va il cane", solitamente rispondo
"sì, ma prova a lasciare aperto anche il cancello".
Tu come mai hai scelto il beagle? Che cosa ti piace del beagle? Il
carattere? L'estetica? Com'è la tua situazione familiare, in termini di
spazi e tempi che potete dedicare al cane? Hai valutato altre razze? Il cane
è un impegno di lunga durata...vale la pena di rifletterci un po'.
Denis