Post by Sorbole !Dipende dove. In una società che lo tollera, e magari che lo nutre (anche
con avanzi) può vivere ai margini della società e magari essere socievole
come i piccioni in piazza a Milano. Pur conducendo una vita per conto suo e
non soffrendo per l'assenza di un branco umano. In un ambiente dove non è
tollerato e gli uomini tentano di catturali e ucciderli, penso che possano
arrivare a predare gli animali domestici e stop.
Uhm non lo so... i paria sono tali proprio in quanto 'paria' della
societa' umana, che non li respinge ma nemmeno li considera con troppo
interesse (sentimento ricambiato dai cani in questione, peraltro).
Un cane completamente rinselvatichito non e' un paria, altrimenti
anche i dingo dovrebbero esserlo.
Post by Sorbole !A mio avviso la differenza non è tanto nella diffidenza verso l'uomo, ma
nella completezza della loro vita in assenza dell'uomo. Ci sono randagi che
rifuggono gli uomini, perché sono stati picchiati o traumatizzati, ma dentro
di loro vorrebbero in realtà essere inseriti in un branco umano. Lo seguono
a distanza per mancanza di coraggio e con un giusto approccio e un po' di
tempo si possono infatti reinserire e trasformare ancora in animale
domestico a tutti gli effetti.
I paria non potrebbero tornare cani domestici al 100%? Ho i miei dubbi
su questo.
Non lo desiderano, certamente, e vivono benissimo considerando gli
esseri umani degli outsider che forniscono un po' di cibo e una
raffica di legnate se non si rispettano le regole. Hanno il loro
branco e restano li', tranquilli, ai bordi delle strade.
Pero' che non possano tornare domestici, se le condizioni sociali lo
permettono... uhmmmmmm
Post by Sorbole !I paria possono essere diffidenti se sono nati in libertà e non hanno mai
avuto contatti con l'uomo, ma possono anche essere socievoli se, malgrado la
loro condizione di libertà, hanno avuto contatti e magari anche positivi.
Credo che i paria non siano semplicemente cani nati in liberta': la
condizione di 'paria' deriva da un preciso stile di vita degli esseri
umani con cui si trovano a convivere, uno stile di vita che non
respinge questi cani, considerandoli perfino utili sotto certi aspetti
(in molte parti del mondo, i cani paria sono gli unici spazzini che si
trovino sulla piazza), ma da non avvicinare troppo per i motivi piu'
disparati, dalla religione, alla diffidenza, a un semplice
disinteresse per animali considerati non eccessivamente utili.
Una societa' che respinga completamente i cani senza padrone non
genererebbe paria, ma cani selvatici, antagonisti dell'uomo.
Post by Sorbole !In ogni caso, i paria, diffidenti o socievoli che siano, sono nati liberi e
indipendenti e quindi non sentono affatto la necessità di essere inseriti in
un branco umano, ma vivono la loro vita di branco e, se l'ambiente lo
permette, generano altri paria.
Si', infatti: tutto dipende dall'ambiente. E piu' ci penso, piu' mi
convinco che i cani paria esistano eccome, in Italia. In diversi paesi
del sud, le condizioni perche' si formino branchi di questi cani, ci
sono.
Lemming
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Diamoci un taglio!
http://www.tailwagging.org
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"Questa volta e' diverso, Virgilio...
Questa volta sono qui per spaccare dei culi!!!"
[Dante II - ritorno all'Inferno]